Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sul monte a pregare
La montagna introduce la creatura nella bellezza del creato e fa respirare il divino. Lo spirito umano si lascia rapire dagli ampi orizzonti, si libera dalle schiavitù del correre quotidiano e dalla frenesia del produrre, e gusta una grande libertà interiore. Lì il rapporto con il divino diventa quasi tangibile e ogni persona si sente profondamente ricreata. Da qui nasce spontaneamente il desiderio di un profondo atteggiamento interiore che chiamiamo preghiera.
Padre,
conduci tutti noi nella luminosità candida della gloria del tuo Figlio Gesù e
facci gustare la bellezza della comunione con te. Entrando nelle altezze
profonde del tuo mistero, le nostre persone respirano l’eternità beata e
ritrovano sempre la speranza nel cammino quotidiano della vita. Qui ognuno di
noi, guidato dallo Spirito, gusta la libertà del rapporto con te, che è la
fecondità della nostra preghiera che ogni giorno ci accompagna. AMEN
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