“C’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna”
Questo linguaggio possiamo rileggerlo con una prospettiva veramente umana e con tanta fiducia.
A
tutti noi è stata data un’esistenza come un dono.
Nessuno
di noi si è dato la vita, il mistero della propria persona. Ci ritroviamo
davanti a tale dono che siamo chiamati a rendere fecondo secondo la propria
originalità. In tale processo ci possono essere molte traversie che possono far
nascere molteplici interrogativi, ma in un simile trambusto dovremmo sempre
rendere fecondo il nostro cammino storico, prendendo progressivamente coscienza
del mistero che è ognuno di noi, per crescere nella fiducia nei confronti della
nostra storia concreta.
Padre,
tu ci hai regalato il mistero di Gesù che vive nella sacramentalità della Chiesa.
Fa' che sappiamo prendere veramente coscienza di tale dono per svilupparlo nella
creatività obbediente dello Spirito Santo, in modo da poter far crescere il
mistero del regno fino a che Cristo sia tutto in tutti, per poi consegnarlo al
Padre.
Solo
in un profondo spirito di gratitudine tutto ciò sarà possibile aprendo
orizzonti di luce e di calore per la crescita della storia di ogni umana
creatura. AMEN
Nessun commento:
Posta un commento