«Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze».
Il
dramma dell’uomo contemporaneo sta nella cultura delle apparenze. È la tragica
mentalità contemporanea che non ama la semplicità della purezza del cuore.
L’uomo
è la sua interiorità che dà significato a ogni linguaggio della sua
personalità.
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