“Quanti lo toccavano venivano salvati”
La vita dell’uomo non è un rincorrersi continuo di parole che, nella cultura odierna, perdono sempre più significato.
L’
uomo in tutto l’arco della sua vita è più portato al linguaggio sensitivo
perché gli permette una comunicazione con tutta la persona che sta incontrando.
Toccare
con le mani porta a sottolineare una profonda reciprocità che aiuta l’uomo ad
uscire dalle sue solitudini e a stabilire fecondi rapporti con le persone a cui
si sente profondamente legato. Da qui nasce una reciprocità più vera.
Padre,
ogni incontro con il tuo Figlio s’incarna in un gesto che evidenza una
attrazione. Il toccare con le mani le vesti o la persona del Maestro generava
una intensa reciprocità che sottolineava un passaggio della vita divino- umana
di Gesù nella persona della creatura umana che gustava il dono d’essere stato
rigenerato personalmente.
Padre,
ricco di bontà, nella potenza creatrice dello Spirito attiraci sempre a lui per
essere sempre coraggiosi nelle vicissitudini quotidiane. AMEN
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