06 marzo 2022

I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)

Dt 26,4-10    Rm 10,8-13     Lc 4,1-13

OMELIA

Iniziare il cammino quaresimale è dare inizio a uno stile di vita che ci porti in modo straordinario a vivere le realtà di tutti i giorni. La Quaresima è il tempo nel quale impariamo in modo più profondo a essere discepoli di Gesù e questa mattina il Maestro ci insegna come costruire la nostra esistenza poiché l'esperienza del deserto, dei 40 giorni, rinchiude tutta la vita del Maestro, tutta la vita del Maestro è messa alla prova e allora è importante entrare come Gesù abbia vissuto la prova, perché anche noi nel cammino quotidiano come suoi discepoli impariamo a trovare la speranza nelle tribolazioni quotidiane, e solamente tre aspetti dell'esperienza evangelica di questa mattina vogliamo mettere alla nostra attenzione perché possiamo, nel cammino feriale, essere uomini di speranza radicale.

- Gesù è guidato dallo Spirito,

- nella difficoltà si è appellato alla fedeltà del Padre,

- e ha vissuto la prova come principio di novità di vita.

Tre aspetti che cogliamo nella realtà del Vangelo e il primo è quello dello Spirito Santo che non solo ha riempito la vita di Gesù nel battesimo del Giordano, ma lo Spirito Santo lo ha condotto nell'affrontare le difficoltà della vita. E’ interessante questa sottolineatura - Gesù costituito Messia al Giordano - in forza dello Spirito Santo è condotto dallo Spirito nella storia quotidiana. E la caratteristica dello Spirito è la sua imprevedibilità. Tutti conosciamo la definizione che Gesù ha dato dello spirito Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va. Cristo Gesù incomincia la sua vita nella imprevedibilità dell'azione creatrice dello Spirito e questo sicuramente è un aspetto importante perché ci fa percepire che la nostra esistenza è guidata, sostenuta, consolata dall'azione dello Spirito Santo. Una delle caratteristiche che noi cogliamo dalla tradizione antica è che chiunque venisse battezzato veniva “unto di Spirito Santo” perché unto di Spirito Santo avesse la capacità di lottare contro le negatività della storia.

Il cristiano è un ricolmo di Spirito Santo è quindi davanti all'imprevedibilità dell'esistenza - e più camminiamo nel tempo ci accorgiamo che tale verità è sempre presente -, nello stesso tempo sappiamo che la potenza di Dio è creatrice in noi e ci dà luce e ci dà speranza. E questa speranza l'abbiamo colta molto bene dalla parola di questa mattina: Gesù risponde alle difficoltà che il demonio gli presenta con il libro del Deuteronomio, con il libro della fedeltà di Dio. Lo Spirito Santo ispira le divine scritture per educarci a vivere l'istante, il momento storico nella fedeltà di Dio. Ce lo ha detto molto bene Paolo con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. E veramente davanti alla difficoltà far emergere il grido della fede - Dio è con noi! - attraverso lo stile quotidiano della vita che diventa una professione di fede: Gesù è il Signore! Ce lo ha detto molto bene il Deuteronomio nel rituale dell'inizio della prima lettura: Gesù ha vinto le difficoltà, le ha vissute in profondità, ha dato a esse un senso, guidato dallo Spirito che gli ha fatto leggere le scritture. La fedeltà di Dio! Ricordiamo sempre la bella espressione che l'evangelista Luca ha messo sulle labbra di Pietro il giorno della pesca miracolosa sulla tua parola getterò le reti, davanti alla tribolazione dell'esistenza essere profondamente convinti che Dio è fedele.

La storia è complessa. La fedeltà di Dio inesauribile.

Lo Spirito Santo è imprevedibile nel condurre le nostre esistenze, ma lo Spirito Santo è creativo in unità di vita. E allora entrare in questa esperienza dell'ordinario con questa potenza, e il risultato è che Gesù vince. E’ molto bello come – ed è unico nel Vangelo di Luca - l'unica affermazione il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato, l'orto degli Ulivi, che in Luca è caratterizzato dal sudore di sangue. Ora noi dovremmo vivere la Quaresima partendo da questo sfondo esistenziale che ci dà la capacità di rileggere con fiducia la vita; la vita è complessa, gli avvenimenti di questi giorni ce lo dicono, ma il cristiano ha il suo parametro in Gesù, è guidato e sostenuto dallo Spirito Santo e lo Spirito Santo è vita, lo Spirito Santo è un gemere con fiducia in ogni istante della storia, lo Spirito Santo è la certezza che il Cristo sta operando in noi. E se noi al di là di tutte le ipotesi cronachistiche riuscissimo a cogliere l’istante, con la potenza di quel Dio innamorato di noi che non ci lascia, anche nel buio, troveremmo il respiro per vivere, per giungere a essere, per grazia, persone innamorate della vita, anche se essa è colorata, accompagnata e tribolata da tanti interrogativi senza risposta, però la potenza di Dio che è in noi come è stata in Gesù, ci porterà sicuramente a quell'evento meraviglioso che è la resurrezione. Il cristiano è nella speranza perché il Risorto è dentro di lui, e questa certezza del Risorto che è dentro di noi ci fa leggere la storia con fiducia, e nella fiducia riusciamo nella speranza e nella speranza il coraggio della luce anche nelle massime oscurità.

Ecco perché il Signore ci ha convocati questa mattina a celebrare i divini misteri perché la nostra esistenza sia un'esistenza nella speranza. Siamo arrivati in chiesa con i nostri interrogativi e la parola di Dio ci ha illuminati, la parola che Dio ci ha detto che nella fede l’uomo è rigenerato e rinnovato. E questa fede vive nella meditazione costante del Dio fedele. Ricordiamo sempre la bellezza del Deuteronomio Ascolta Israele! e in quell’ascolto innamorato della Parola noi ritroviamo la speranza, ma soprattutto in quel banchetto eucaristico dove il Signore si regala completamente a noi: la celebrazione domenicale è la speranza per costruire nella fede la ferialità, la quotidianità, lo sviluppo della vita di tutti i giorni.

Questa sia la Quaresima: ritrovare la bellezza e il coraggio della vita, e il Signore è con noi, lui è il grande protagonista della nostra Quaresima perché lui, il Signore, è il Signore della nostra vita. Entriamo in questo itinerario spirituale con questa positività, non siamo soli nel cammino della vita, c'è uno Spirito Santo, c'è una Parola Divina, c'è una presenza del Signore Risorto e attraverso questo itinerario interiore potremo camminare, diventare uomini di speranza e regalare speranza ad ogni nostro fratello.

 

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