07 gennaio 2024

BATTESIMO DEL SIGNORE – FESTA - ANNO B -

DOMENICA 7 GENNAIO 2024

Is 55,1-11      1Gv 5,1-9      Mc 1,7-11

OMELIA

La Chiesa convocandoci in questa domenica dopo l'Epifania vuol dare pienezza a quella che è stata la rivelazione sulla identità di Gesù. Nell'incontro con i Magi Gesù si è rivelato come colui che è il Figlio che ha donato la vita per l'umanità, morto, sepolto e risorto, ma questa presenza storica di Gesù si apre sulla vita stessa di Gesù nella sua pienezza: la sua comunione con il Padre. Ecco perché l'evangelista Marco iniziando il cammino con coloro che dovevano diventare cristiani ci pone dinanzi la apparizione gloriosa della voce, perché impariamo a conoscere chi è Gesù: il figlio di Dio, l'amato, colui nel quale il Padre ha posto il suo compiacimento. Dall'adorazione dei Magi alla contemplazione dell'identità gloriosa di Gesù. Ed è importante entrare in questa contemplazione gloriosa di Gesù per ritrovare veramente noi stessi.

Noi tante volte sappiamo che siamo battezzati, ma non riusciamo a intendere che il vero battesimo è quello di oggi, il battesimo di Gesù, la rivelazione della sua identità Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento. Chi è il cristiano? È il figlio di Dio, è l'amato dal Padre ed è la pienezza del suo amore. Contemplare la figura di Gesù è contemplare la nostra identità. Più noi entriamo nel mistero della personalità di Gesù, più noi ritroviamo veramente noi stessi e allora tu sei il mio figlio, è la bellezza della rivelazione che il Padre fa di Gesù e ci fa intuire una cosa molto bella: siamo figli di Dio!

Guardando a Gesù, figlio del Padre, noi ci ritroviamo in Gesù figli della fonte della vita. Noi spesse volte dimentichiamo questo punto fondamentale della nostra vita: siamo sacramenti del Padre. Sarebbe bello se noi, in un certo qual modo, ogni volta che celebriamo un battesimo ci collocassimo nel battesimo al Giordano e quel bambino diventa il figlio di Dio…

È molto bello come l'evangelista Giovanni, nel suo prologo, delineando la bellezza dell'essere discepoli dice: A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati, il battezzato è un generato da Dio, per cui quanto più contempliamo il volto di Gesù - tu sei mio figlio - più noi riscopriamo la bellezza della nostra identità generati da Dio, per cui la nostra esistenza partendo da questa fonte ha una grande verità contemplare il volto del Padre. Allora contemplando il volto del Padre cogliamo il secondo passaggio: l'amato! Immediatamente intravediamo una verità che, è così ovvia, che a essa non sempre diamo la dovuta importanza: chi è Gesù? Colui che rivela l'amore del Padre per noi!

In certo qual modo lasciarci amare da Gesù è lasciarci amare dal Padre, non solo siamo dei figli, ma siamo degli amati, Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, la nostra vita luogo dell'amore del Padre che ci dà il suo Figlio. In certo qual modo quando guardiamo a Gesù guardiamo al Padre che ce lo regala e, in quel momento, noi cogliamo la bellezza della nostra esistenza: siamo il luogo dell'amore del Padre.

Ecco perché una delle verità che spesse volte noi non riusciamo a fare emergere nel cammino della nostra esistenza è che siamo degli amati! È interessante come alcuni orientamenti della teologia di oggi dicano: poiché ci ha amati in modo meraviglioso nel Figlio, il Padre accoglierà nella sua gloria l'intera umanità. È qualcosa che ci riempie di tanta fiducia! Ogni creatura che vive nello spazio e nel tempo ha il destino di essere nell'eternità beata, è quel respiro di eternità che noi cogliamo in quel “amato” per cui la nostra esistenza è un’esistenza amata da Dio. Noi nel travaglio della storia veniamo schiacciati da tanti problemi, ed è vero, ma dovremmo respirare questo secondo passaggio, quella voce che parla al battesimo al Giordano: “Sei l'amato, il Padre nel Figlio e nello Spirito Santo ti avvolge nel suo amore e ti rende suo capolavoro!”. Ed è il terzo passaggio: in lui ho posto il mio compiacimento, l'amore trinitario dentro la nostra vita, persone abitate dalla vita all'interno di Dio. Ecco perché il battesimo al Giordano è la rivelazione del mistero di Gesù e questa contemplazione è per ritrovare la bellezza della nostra umanità, figli nel Figlio, amati nell’Amato, pienezza in colui che è la pienezza.

Noi tante volte abbiamo dimenticato questa ricchezza da cui siamo avvolti e in cui noi costruiamo l'istante. E allora cos'è la bellezza della nostra vita? Essere assetati del volto del Padre!

Quando noi faremo il passaggio da questa all'altra vita, in quel momento noi saremo nella gloria del Padre, illuminati da una grandezza ineffabile che ci riempie del senso più autentico del nostro istante: vivi nel tempo bramando l'eternità. Ecco perché il battesimo al Giordano di Gesù è diventato il battesimo cristiano, quel mistero è la nostra vita e questo è importante ritrovarlo nella cultura di oggi tanto scoraggiata, pessimista e problematica. La bellezza del Natale non è semplicemente un bambino, la bellezza del Natale è l'uomo che ritrova la bellezza della sua vita in Gesù, morto e risorto, Figlio luminoso del Padre. Ecco perché è bello ritrovarci nell'Eucaristia, per ritrovare veramente noi stessi. L'epifania le feste non le porta via, l'epifania ci avvia ad una festa meravigliosa che sarà il paradiso, quando chiuderemo gli occhi alla storia e li apriremo sull’eternità beata. In quel momento gusteremo la grandezza di essere nati, vedere Dio, il Padre, faccia a faccia nella trasfigurazione di Gesù, in forza dello Spirito Santo.

Viviamo così questa Eucaristia con questa grande apertura di cuore, sicuramente questa visione è data, e l'abbiamo ascoltata dal Vangelo, dall’essere avvolti nello Spirito Santo. Il cristiano è lo Spirito Santo vivente che ci rende figli del Padre gustando la bellezza di Gesù. È quella bellezza del cristiano nel cammino nel tempo e nello spazio, e quando nella vita abbiamo momenti di stanchezza poniamoci la domanda - Chi sono? - e sentiamo la voce: “In Gesù tu sei mio figlio, in Gesù sei l'amato, in Gesù sei la pienezza del mio amore!” e allora riusciremo a respirare la bellezza della nostra vita in attesa di quella grande rivelazione quando il battesimo diventerà eternità beata e nell'eternità beata potremo gustare la grandezza di Dio.


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