31 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo.” 

Il discepolo del Signore è un continuo ricercatore del senso della vita che è la persona del Maestro. In lui trova le profonde motivazioni della sua esistenza e si proietta in avanti verso la pienezza della vita stessa. 

Padre, la persona del tuo Figlio Gesù rappresenta il vero tesoro della nostra esistenza. In lui troviamo le risposte al valore della nostra esistenza. Sia il nostro cammino quotidiano una costante ricerca del suo volto per poterne scoprire il grande valore. Lo Spirito Santo ci guidi sempre in questa avventura che illumina tutta la nostra esistenza. AMEN

30 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“I giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.” 

L’interiorità rappresenta la luce che illumina la persona umana e imprime il coraggio di tendere verso alte emozioni dello Spirito Santo che offrono sempre grandi speranze.

Padre, tu sei la luce del mio cuore e generi il desiderio di una pienezza di gloria nella realtà del cielo, attrazione di ogni istante. AMEN

29 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senape… al lievito che una donna ha preso e impastato".

La piccolezza e il nascondimento sono due aspetti fondamentali nel cammino spirituale perché rendono vera e autentica la nostra esistenza interiore. 

Padre, donaci la bellezza feconda d’essere i piccoli nelle tue mani come ha fatto Gesù nella sua obbedienza. Rendici sempre docili alla creatività dello Spirito Santo per gustare la tua misteriosa volontà in comunione con il tuo cuore meraviglioso. AMEN

28 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti. "

La bellezza della vita sta nella condivisione del mistero della propria esistenza con i fratelli per dare alla luce la grandezza della propria identità amicale. È il gaudio dello stare insieme. 

Padre, la gioia che Gesù ci regala si realizza nella convivialità eucaristica. Aiutaci nello Spirito Santo a gustare tale soavità esistenziale per crescere nella gioia d’essere fratelli. AMEN

27 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla, il grano invece riponetelo nel mio granaio.” 

La vita della creatura umana è luogo di scelte continue per evidenziare la grandezza della libertà dove l’uomo è chiamato a decidere per costruire il suo futuro. 

Padre, in comunione con il tuo Cristo ci chiami ogni giorno a scegliere il valore portante della nostra vita. Illuminaci con la potenza dello Spirito Santo perché possiamo essere d’accordo con il Vangelo del Maestro divino. AMEN

26 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano". 

La bellezza della sensorialità sta nel costruire relazioni profonde tra le persone. Anche i progetti divini sulla storia coinvolgono tutto l’uomo con le sue caratteristiche e gli permettono di gustare il quotidiano come dialogo tra Dio e la creatura umana. 

Padre, nel mistero della incarnazione del tuo Verbo ci hai insegnato la concretezza della vita di fede e di relazione con te. Fa' che nella potenza dello Spirito Santo possiamo gustare la grandezza del tuo amore per l’uomo e stabilire rapporti fraterni di autentica reciprocità. AMEN

25 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Il Figlio dell’uomo è venuto per servire e dare la vita”. 

La fecondità della storia si costruisce attraverso una grande apertura del cuore nei confronti di ogni fratello e delle sue condizioni storiche, in un contesto di grande comunione. 

Padre, donaci un cuore ricco di fraterna accoglienza reciproca. L’esempio di Gesù che si è fatto uomo autentico guidi le scelte quotidiane per dare alla luce una meravigliosa e feconda comunione nella potenza dello Spirito Santo. AMEN

24 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Ecco, il seminatore uscì a seminare.” 

La gratuità divina avvolge la vita della creatura umana per offrirle la capacità di concreare il mondo attraverso l’obbedienza al progetto della storia della salvezza. L’uomo è un capolavoro nella docilità a Dio. 

Padre, le vicende umane sono nella tua misteriosa volontà. Gesù in questo è il nostro grande Maestro che illumina e guida. Apri sempre il nostro cuore al suo mistero. Lo Spirito Santo ci stimoli nella docilità alla tua volontà. AMEN

23 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete fare nulla.” 

La presenza del divino nella nostra persona rappresenta la fonte di ogni attività, specie nelle dinamiche spirituali. Lo Spirito Santo costituisce l’energia interiore che offre vita alla nostra esistenza quotidiana. 

Padre, con la creatività dello Spirito Santo dai consistenza alla nostra anima e la rendi capace di imitare la personalità del Maestro divino. Solo così possiamo maturare nella nostra identità umana. In Gesù siamo il tuo capolavoro vivente. AMEN

22 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Ho visto il Signore!” 

Questa è l’esperienza che ogni discepolo è chiamato a vivere e a condividere per regalare entusiasmo ai fratelli nel cammino quotidiano della fede. La fede è una viva relazione di fecondo amore fraterno. 

Padre, regalaci la gioia di poterci innamorare di Gesù per diffondere il suo profumo di amore universale nel cuore di ogni fratello. Lo Spirito Santo operi in noi questa meravigliosa conversione per poter gustare la dolcezza della comunione divino-umana con il Figlio Gesù. AMEN

21 luglio 2024

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B -

DOMENICA 21 LUGLIO 2024

Ger 23,1-6      Ef 2,13-18      Mc 6,30-34

OMELIA

Il nostro cammino nel tempo ha come finalità crescere nella conoscenza di Gesù.

È quello che continuamente riappare al nostro orizzonte ascoltando la narrazione evangelica e la bellezza del dialogo con Gesù oggi si ritraduce in una esortazione sulla quale vogliamo soffermarci perché la bellezza dell'essere fratelli dei fratelli è la grande tranquillità del cuore, usando l'espressione di Gesù: “riposare”!

Infatti, quando il cuore è nella autenticità e riposa veramente nella coscienza della propria identità, riesce anche a dialogare con gli uomini. L'uomo in silenzio sa dialogare, l'uomo non in silenzio sa solo correre e produrre. Allora questa mattina Gesù, nell'invito che rivolge ai discepoli, ci vuole aiutare a entrare in questa esperienza favolosa, entrare in silenzio, attraverso quei passaggi che Gesù ci ha delineato: Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'. E allora la parola chiave attorno alla quale ruota il discorso di Gesù è: ritrovare la bellezza del silenzio interiore.

L'uomo sa ascoltare perché è in silenzio. L'uomo sa agire perché sa accogliere. L'uomo può produrre perché la storia diventa la sua esistenza.

E allora cosa vuol dire quel - venite in disparte voi soli -? È entrare nel dialogo contemplativo di Gesù, stare con il Maestro, coglierne il mistero più profondo, trovarne le motivazioni esistenziali, quel riposare soli con Gesù dove il riposo è nient'altro che la condizione attraverso la quale la creatura ritrova e costruisce se stessa.

 Riposare, non è non lavorare, perché la realtà non si definisce con il negativo, ma riposare vuol dire ritrovare la bellezza di esistere nella storia quotidiana e quindi Gesù ci dice: “Mettetevi in disparte, cogliete la bellezza del rapporto con me perché io sono il criterio di fondo della vita!”. Ecco il primo elemento che emerge da quello che Gesù ci vuol comunicare: stare con lui! Usando l’immagine “perdere il tempo gustando la presenza del Maestro” e allora quando l'uomo ritrova questo criterio, assume tre aspetti che dovremmo sempre cercare di acquisire:

- recuperare il senso del silenzio,

- essere in stato di ascolto,

- l'accoglienza dell'altro come persona.

È la bellezza del riposo.

Noi qualche volta abbiamo la concezione molto negativa del riposo - fare niente -, il riposo è essenzialmente una relazione con il profondo senso della nostra vita. Gesù dicendo Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, ci invita a ritrovare la nostra identità.

Qual è il dramma dell'uomo di oggi? Correre! Produrre! E fare in modo che tutto proceda in ordine e in modo autentico.

Gesù ci dice: “Entrate nella riposo, innanzitutto attraverso l'esperienza del silenzio, voi soli...” perché il silenzio, usando un'espressione immaginifica, è l'altro che scrive nel nostro cuore il mistero della sua storia. Dialogare nel silenzio è accogliere l'altro nella sua bellezza.

Ecco perché Gesù ci dice Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto perché la bellezza della vita è che il fratello possa diventare l'anima delle nostre scelte. Silenzio non è far nulla, silenzio è lasciar spazio alla relazione. E Gesù è entrato nella storia umana per essere in relazione con gli uomini. E questo attraverso la dinamica del silenzio, che è ascoltare, dove ascoltare è porre l'altro al centro della nostra esistenza.

Quando l'uomo impara ad ascoltare impara a vivere, impara a relazionarsi, impara a camminare nella novità della storia. Proviamo per un momento a immaginare Gesù in silenzio con i suoi dodici apostoli e cerchiamo di cogliere la ricchezza relazionale che è nata in quel silenzio. Cogliere il mistero di Gesù che entra in rapporto cardiaco con i suoi discepoli, e quando l'uomo si ritrova con i fratelli in stato di silenzio valorizza il fratello. La bellezza della vita è ascoltarci, l'altro è un dono che la Provvidenza ci regala per crescere nella bellezza della vita.

Noi siamo più portati a voler capire, dovremmo imparare a saper ascoltare, dicendo che l'altro è un valore che ci viene regalato. E il Verbo si è fatto carne, ha accolto l'umanità così com'era in un profondo spirito di relazione e allora, se noi partiamo da questa visione, il riposo è ritrovare la bellezza della nostra vita. Non è far niente, ma il riposo è diventare veri e autentici in una relazione dove noi condividiamo la profondità del nostro cuore regalandoci la bellezza della vita in una fecondità che ci dà la gioia di essere autentici. E questo è possibile, partendo da un ultimo principio: ogni fratello è un meraviglioso dono della Santissima Trinità. Dialogare con i fratelli è accogliere la relazione che la Trinità beata vuole stabilire con ciascuno di noi in modo che possiamo essere fratelli e sorelle in qualunque situazione della storia.

Ecco perché Gesù ha invitato i discepoli a ritirarsi nella solitudine e a riposare un po', perché la bellezza del silenzio è la bellezza dell'autenticità. Non per niente si dice che parlano di più gli occhi che le parole... Parla più la relazione fraterna, che il chiacchierare, perché sono due interiorità che si incontrano per costruire la bellezza della vita. Ascoltare è seminare la gioia di vivere nel cuore di chi ci sta accanto.

Ecco perché Gesù, dopo l'impegno apostolico dei discepoli, li invita a riposare un po', a essere autentici, a essere persone che camminano in novità di vita in una reciprocità che è la bellezza del quotidiano.

E allora, che cosa vuol dirci Gesù stamattina? Siamo uomini che nel silenzio ascoltano e hanno la gioia di essere fratelli con i fratelli in una relazione che scava nel cuore della persona e dà la gioia di vivere.

Questo sia l'insegnamento che Gesù ci vuole regalare questa mattina; riposare è ritrovare la sintonia con il reale, essere fratelli nell'atteggiamento di qualcosa di grande che entra nella nostra storia per renderci veri e autentici. Ecco perché la chiesa è il luogo del silenzio dove noi, contemplando la presenza del Maestro in mezzo a noi come han fatto i Dodici, possiamo ritrovare la gioia e la bellezza della vita, essere profondamente rigenerati per poter regalare il cammino quotidiano col fratello perché possa respirare il gusto del suo quotidiano.

Questo sia il mistero che Gesù potrebbe regalarci questa mattina, in modo che riposare non è far niente, riposare è gustare la vita in un cammino interiore che ci apre a quegli orizzonti di eternità beata quando, nella Trinità, riposeremo per sempre cantando la gioia di essere autentici secondo il mistero del suo amore.

 

Oggi, qui, Dio ci parla...

«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'»

Nella solitudine la creatura ritrova se stessa e cammina in novità di vita. 

Padre, il tuo Cristo rinnova ogni giorno il nostro spirito e ci offre l'entusiasmo della fede con la luce dello Spirito Santo. AMEN

20 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Molti lo seguirono ed egli guarì tutti."

Gesù è la vera speranza del cuore umano che a lui si affida. La sua presenza nel quotidiano rappresenta la fonte di un mondo profondamente rinnovato, aperto al futuro. 

Padre, la fonte della nostra gioia è Gesù e tu ce lo regali continuamente. Rendici docili al suo Spirito perché possiamo costruire il presente nelle tue mani per dare alla luce un mondo tutto rinnovato. AMEN

19 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.” 

Al centro di ogni regola sociale troviamo sempre la figura della creatura umana. Ogni norma è destinata a costruire la persona che rappresenta il grande capolavoro divino nello scorrere del quotidiano. 

Padre, hai creato l’uomo e in Gesù lo aiuti a maturare in modo costante. Ogni norma che la storia ci offre va in questa direzione. Lo Spirito Santo ci doni tale sapienza perché sappiamo rendere la persona un tuo capolavoro. AMEN

18 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Imparate da me, che sono mite e umile di cuore”. 

Gesù è il maestro di vita per costruire con verità e serenità il presente. In lui scopriamo un vero stile esistenziale per essere veramente noi stessi in qualunque momento. 

Padre, attiraci ogni giorno nel mistero di Gesù per poter maturare nella nostra umanità. In lui siamo veramente noi stessi. Lo Spirito Santo ci guidi in questo itinerario spirituale per poter gustare la novità del tuo amore che fa nuove tutte le cose. AMEN

17 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo” 

La conoscenza del Padre passa attraverso la luce del Figlio che ci introduce nella bellezza divina. Questa abituale convinzione rappresenta la forza del nostro quotidiano di fronte agli imprevisti della storia. 

Padre, la viva presenza del tuo Figlio Gesù fa crescere sempre più il desiderio di contemplare eternamente il tuo volto nella gloria del cielo. Lo Spirito Santo guidi il nostro cuore il questa meravigliosa sete di luce per gustarti nell’eternità beata. AMEN

16 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Gesù si mise a rimproverare le città del lago… perché non si erano convertite". 

Davanti alle meraviglie che Gesù operava i suoi concittadini non si convertivano, rimanendo nelle proprie sicurezze religiose. L’apertura del cuore è fondamentale per un cammino veramente evangelico. 

Padre, tieni sempre aperto il nostro cuore alla persona del tuo Figlio Gesù perché ci lasciamo attirare nella sua bellezza spirituale. La vocazione ad essere suoi discepoli vive ogni giorno della sua luminosità che attira continuamente il cuore che si innamora. AMEN

 

15 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Chi accoglie voi, accoglie me… accoglie colui che mi ha mandato”. 

La luce della vita viene dall’alto e genera sempre speranza nel cuore umano. Abbiamo sempre tale atteggiamento e respireremo coraggio e novità spirituali. 

Padre, il tuo Figlio è il centro della nostra esistenza e la speranza per ogni istante. Rendici persone attente al flusso del tempo per essere docili alla creatività dello Spirito Santo che è veramente inesauribile. AMEN

14 luglio 2024

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B -

DOMENICA 14 LUGLIO 2024

Am 7,12-15      Ef 1,3-14      Mc 6,7-13

OMELIA

Nel cammino quotidiano della vita il cristiano ha come riferimento costante la vocazione a essere Chiesa.

Il Signore rimane nel tempo e nello spazio attraverso la sacramentalità del popolo di Dio in cammino, verso la pienezza della gloria.

Ma cosa vuol dire essere Chiesa? Essere comunità che cammina in novità di vita. E credo che l'evangelista Marco questa mattina ci metta in luce tre aspetti che rinnovano continuamente la nostra storia e ci aiutano a vivere il mistero dell’essere “Chiesa”:

- la presenza di Cristo che opera i suoi miracoli,

- la comunione attraverso gli apostoli,

- per realizzare il criterio di una Chiesa autentica che è la conversione.

Il Cristo, la comunità, la conversione.

Sono i tre aspetti sui quali vogliamo questa mattina soffermarci per prendere coscienza che cosa vuol dire essere Chiesa. Innanzitutto la bellezza di essere Chiesa è la presenza del Maestro. Gli inviti alla povertà di cui il Vangelo parla, le opere meravigliose che essi compiono nel loro ministero, ci dicono la presenza di Gesù. Noi tante volte dimentichiamo questo principio fondamentale a cui noi dobbiamo continuamente richiamarci: il Signore è in mezzo a noi! La bellezza di essere Chiesa è gustare una Presenza.

Tutto ciò che è esteriore è solo sacramento di qualcosa di molto più grande, la divina presenza del Maestro che cammina con noi continuamente. E allora partendo da questo principio quando noi parliamo di Chiesa parliamo di Sacramento di Cristo. È molto bello come al Concilio Vaticano II, quando si delinea il mistero della Chiesa, si parte dalla signoria del Maestro. Lui è il fondamento di tutto. Una Chiesa che non si richiami continuamente alla presenza del Maestro non è una Chiesa, è una struttura.

Ecco il dramma di Papa Benedetto il quale, davanti alla crisi culturale odierna, dice che la bellezza della fede è ritrovare Gesù amico che cammina con noi e ci dà la sua presenza e la sua parola.

La Chiesa è Lui in cammino. Ecco perché il cristiano è un innamorato di due componenti essenziali al mistero della comunità cristiana: il fascino di Gesù, e la bellezza di essere fratelli e sorelle in un unico mistero.

Egli è nient'altro che l'anticipazione di quella gloria che attende tutti noi. Il Signore ci chiama, ci convoca, per farci veramente gustare una comunione che è anticipazione della gloria eterna.

Ma qual è il segno vivo della nostra appartenenza? C'è una parola che caratterizza l'annuncio del Vangelo: la conversione.

Ricordiamo sempre come l'evangelista Marco inizi la narrazione del suo Vangelo: annunciare la Parola, chiamare a conversione, porre l'atto di fede. Essere una comunità che ruota attorno alla Parola dove questa Parola diventa il principio di conversione. In certo quel modo la conversione è abitare nella vita del cristiano, perché la conversione è sostanzialmente un grande atto teologale: Gesù presente, Gesù vivente, Gesù che entra nelle nostre persone e determina lo stile della nostra vita.

La conversione è il gusto di una Presenza; ecco perché Gesù ha detto che i discepoli sono chiamati affinché la gente si converta. Ma qual è il criterio a cui noi dobbiamo richiamarci, se dobbiamo giocare continuamente con questo trinomio? Il punto di partenza, ricordiamocelo, si chiama Gesù.

Ecco perché - dicevo prima il dramma di Papa Benedetto - è che Gesù è il grande sconosciuto. Gesù centro del cosmo e della storia, Gesù è colui nel quale l'uomo ritrova il senso della sua vita, Gesù la persona che dà la speranza nelle tribolazioni del quotidiano. Essere presi dalla sua persona…

D'altra parte, al termine della nostra vita, quale sarà il gaudio che ci avvolgerà fino in fondo e ci darà la bellezza dell'eternità beata, se non la presenza di Gesù?

Innamoriamoci della sua persona, lui è il criterio del nostro istante e a lui continuamente dobbiamo richiamarci, lui è il Signore della vita, per cui la Chiesa è quella che annuncia la presenza del Risorto, una Chiesa senza il Risorto è una struttura che lascia il tempo che trova.

E allora come noi potremmo veramente gustare questo Risorto?

La conversione che, prima di essere un atto morale, è una esperienza mistica, è l'uomo che si lascia prendere dal mistero, che condivide con i fratelli questo mistero e ne assume tutte le caratteristiche.

La conversione è gustare una meravigliosa Presenza. Per cui il Signore entrando in noi, lentamente, fa fiorire questa attualità perché noi diventiamo veramente creature nuove. Questa è la bellezza della nostra vita e allora se noi nel cammino quotidiano costruiremo così la nostra esistenza, al termine della nostra vita, il Signore ci verrà incontro e ci dirà: “Sono la gioia del tuo cuore!” La Chiesa è un Sacramento che ci orienta e ci apre all'eternità beata, è la tensione di fondo che anima la nostra vita: Gesù in noi, Gesù con noi, Gesù che opera continuamente per noi.

Questo sia il mistero che ci accompagna continuamente e allora davanti alla domanda che di nuovo noi ci poniamo – Signore, come possiamo entrare nella bellezza del cielo? - la risposta è molto semplice: “Innamorati di me, vivi la comunione con i fratelli e dà alla tua esistenza quel cuore nuovo che nasce dalla potenza creatrice dello Spirito Santo!”.

Non è quello che stiamo celebrando? Cos'è l'Eucaristia? Se non il Signore in mezzo a noi, il Signore che si regala a noi, il Signore che ci dice: “Sei un mio capolavoro!” E se noi riusciremo a costruire così la nostra storia il Paradiso si aprirà al nostro sguardo e potremo camminare in autentica novità di vita.

Accogliamo questo annuncio che il Signore ci regala continuamente, avvertiremo la gioia di essere creature nuove e si aprirà davanti a noi quell'orizzonte di gloria eterna quando Dio sarà tutto in ciascuno di noi, in attesa di quella comunione gloriosa di tutti a cantare, seguendo l'Agnello ovunque vada, cantando il canto nuovo. Liberamente noi comprenderemo quanto più ci innamoreremo della persona di Cristo Gesù.

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Partiti, proclamarono che la gente si convertisse." 

La bellezza del mistero che ci avvolge ci spinge a desiderare un cammino di novità di vita che pone al centro di ogni scelta la gioia di lasciarci amare nella purezza dello spirito. 

Padre, in Gesù ci guidi a crescere nel mistero del tuo amore per poter regalare speranza a tutti i fratelli che ci fai incontrare. Questo è il dono che ci offre lo Spirito Santo per una gioia comune. AMEN

13 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!"

Il senso della provvidenza guida la nostra vicenda umana che ci permette di camminare con coraggio nello scorrere del tempo e di avere sempre fiducia. 

Padre, la nostra vita è nelle tue mani per condurci alla visione gloriosa del tuo volto. Attiraci nel volto del tuo Figlio perché con lo Spirito Santo possiamo giungere alla pienezza della tua gloria. AMEN

12 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Nelle tribolazioni è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.” 

La storia nel suo scorrere presenta tanti ostacoli e difficoltà, la potenza creativa che viene dall’alto offre sicurezza e serenità generando sempre speranza. 

Padre, il tuo Figlio Gesù è sempre presente nella storia quotidiana, egli è fonte di continua fiducia di fronte alle tribolazioni. Lo Spirito Santo ci rafforzi in tali situazioni per poter costruire un mondo rinnovato. AMEN

11 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Chiunque abbia lasciato case… per il mio nome riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.

La vita eterna è la grande meta di ogni storia personale. La comunione gloriosa del paradiso rappresenta la vera aspirazione del cuore umano in una meravigliosa comunione con tutti i fratelli. 

Padre, fa crescere in noi ogni giorno il fascino per il tuo Figlio Gesù per gustare con lui la luminosità del tuo volto nel gaudio del paradiso. Lo Spirito Santo ci guidi sempre in questo meraviglioso itinerario di fede. AMEN

10 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.” 

Nel cuore dell’uomo esiste un forte desiderio di armonia e di pace. La fecondità del Vangelo si realizza dando compimento a tali attese in modo che nella storia appaia un nuovo modo di costruire l’esistenza. 

Padre, l’annuncio del Vangelo rende presente nella storia il tuo Figlio Gesù e fa nascere una luce che rende nuovo il cuore umano. Lo Spirito Santo offra a tutti gli uomini tale possibilità in modo che il Regno di Dio possa veramente incarnarsi. AMEN

09 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Vedendo le folle ne sentì compassione"

Il cuore quando è innamorato dell’uomo e della sua storia ne assume tutti i drammi per infondervi fiducia e speranza. Questo è un itinerario di vera comunione fraterna. 

Padre, mentre contempliamo il volto del tuo Figlio Gesù ci accorgiamo della sua profonda comunione con ogni uomo per infondere nel suo cuore fiducia e speranza. Lo Spirito Santo generi una apertura di fratellanza per seminare nella storia novità di vita. AMEN

08 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata.” 

Il coraggio nell’affrontare la vita con tutte le sue preoccupazioni scaturisce dalla fecondità della fede che in modo elementare abita nel cuore di ogni creatura.  Sappiamo sempre valorizzare tale stato d’animo per essere sempre coraggiosi nel costruire ogni istante della nostra esistenza. 

Padre, in te è la nostra speranza. La mano ferma di Gesù guidi sempre il nostro cammino quotidiano per affrontare meglio il presente mentre stiamo costruendo il futuro. Lo Spirito Santo ci sostenga perché possiamo giungere alla nostra felicità.  AMEN

07 luglio 2024

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B -

DOMENICA 7 LUGLIO 2024

Ez 2, 2-5      2Cor 12, 7-10       Mc 6, 1-6

OMELIA

La bellezza della vita quotidiana è riscoprire lentamente il vero volto di Gesù.

Se ci ponessimo noi stessi la domanda - che senso ha vivere nel tempo e nello spazio? - la risposta sarebbe molto semplice: diventare alunni di Gesù per poterlo veramente conoscere, in modo che si crei in noi quel desiderio di eternità beata che è il senso portante della nostra vita.

Se ci ponessimo l'interrogativo - perché stiamo vivendo? - la risposta è molto semplice: per attendere lentamente la visione gloriosa del Paradiso e, per realizzare questa finalità, Gesù è il Verbo incarnato, è la parola del Padre per ciascuno di noi.

È il rimprovero che Gesù rivolge ai suoi concittadini: nessun profeta è accetto in patria sua.

Infatti cosa vuol dire che Gesù è profeta? Allora attraverso tre semplici passaggi entriamo nella personalità di Gesù per coglierne in profondità il mistero: Egli è profeta, innanzitutto perché è la parola del Padre per noi.

Noi siamo stati creati per conoscere, amare e servire il Signore, ma davanti a questa vocazione che c'è stata offerta, nasce in noi l'interrogativo - come possiamo immedesimarci nel mistero di Gesù? - e allora Gesù è profeta, è la parola del Padre per l'uomo in cammino nel tempo “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.”. Gesù è profeta perché ci indica la strada che dobbiamo seguire per poter realizzare veramente la nostra storia. Ricordiamoci sempre che siamo stati creati a immagine di Dio e quindi la bellezza della nostra vita è una imitazione continua di un mistero di gloria. Fin dal mattino, tante volte ce lo siamo detti, rende attento il mio orecchio perché io ascolti come un iniziato, per cui Gesù è profeta perché è parola del Padre per noi.

La bellezza di ascoltare è il gusto di imparare per cui il cristiano, ogni giorno, si mette alla sequela di Gesù per imparare. Qual è la strada per realizzare noi stessi? È la bellezza della fede. Camminare nella bellezza della fede è imparare ogni giorno a conoscere il mistero di Gesù, perché, chi è Gesù? È il sacramento dell'incontro tra Dio e l'uomo. Andare da Gesù per imparare ad essere uomini, è una educazione costante all'interno della nostra esistenza, diventare alunni di Colui che abita dentro di noi.

Ecco perché il cristiano considera Gesù profeta perché egli parla del Padre, continuamente lo avvolge di quella luce luminosa che gli permette di camminare ogni giorno in novità di vita.

Quando, nel cammino del tempo, ci poniamo la domanda: come dobbiamo vivere oggi? La risposta di Gesù è molto semplice: “Ascoltatemi, diventate persone che si lasciano plasmare dalla mia personalità perché io vi conduco al senso stesso della vita!”: il Volto del Padre. Nati dal Padre, consegnati al Figlio perché il Figlio ci possa veramente orientare al volto luminoso del Padre.

Cosa sarà l'eternità beata, se non entrare nella gustazione, per sempre, della gioia del mistero di Dio? E allora Gesù è profeta non solo perché ci parla del Padre, ma perché lentamente ci conduca nel tempo e nello spazio, attraverso questa mera

Ma qual è il dramma dell'uomo storico? Se questa esperienza è affascinante - perché la vita è attendere questo incontro finale - è che l'uomo contemporaneo si pone una grossa domanda “come realizzare questo incontro?” e allora dobbiamo superare tre tentazioni nelle quali l'uomo contemporaneo si viene a trovare: pensare che la fede sia un insieme di feste che realizziamo continuamente. Ma la costruzione di continue feste ci rende festaioli, non ci introduce nella bellezza di questo cammino che ci porta al Padre.

Superare la tentazione di vedere il cammino della nostra esistenza come una organizzazione di tante cose… Cosa devo fare? Mentre la bellezza è la gustazione di una intimità! La bellezza della nostra vita è entrare nella realtà del Cristo per essere veramente persone che vivono l'intimità del Padre.

E terzo aspetto dobbiamo superare la concezione che la nostra vita sia un insieme di riti che poniamo.

In Paradiso non porremo tanti riti, la bellezza del Paradiso è passare dal visibile storico all'Invisibile eterno, è quella sete di eternità che ci dovrebbe caratterizzare e guidare continuamente. Gesù è profeta perché ci dice: “Abbi la sensazione di essere in rapporto continuo con il Padre!”

Ecco perché il cristiano è continuamente alunno di Gesù profeta, che ci parla del Padre, ci guida nella via verso il Padre, diventa la porta che ci apre gli orizzonti della bellezza della gloria.

Se noi volessimo entrare nella profondità della nostra vita essa è tutta un'attesa di un mistero di gloria. Come Gesù aveva continuamente il desiderio del Padre e l'obbedienza al suo volere è il senso della sua vita, così la nostra vita è una continua attesa di questo incontro glorioso. Io credo che tante volte nel cammino del nostro quotidiano dovremmo avere questa grande sete il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto. È la bellezza della nostra storia quotidiana, immersi in un itinerario che lentamente ci porta a quel gaudio eterno che ci avvolgerà, per tutto il cammino della nostra esistenza gloriosa. Ma allora come possiamo camminare in questo Itinerario che ci apre orizzonti gloriosi? Innanzitutto prendere coscienza che Gesù sta camminando con noi, egli è nella nostra storia e nella nostra vita, egli ci illumina continuamente e ci parla del Padre… È la bellezza dell'essere discepoli.

In certo qual modo è la stessa espressione di Filippo a Gesù mostraci il Padre e ci basta! Entrare in questo meraviglioso orizzonte che avvolge la nostra vita e allora, se noi abbiamo questo principio di fondo nel cammino della nostra storia, cos'è la vita? Gesù ci dice: “Attendiamo…” Un'attesa gloriosa, lentamente camminiamo verso questa pienezza di vita quando Dio sarà tutto in ciascuno di noi e noi verremo profondamente trasfigurati.

E allora l'ultimo passaggio per camminare in questo orizzonte: abbracciare sempre l'Infinito. La nostra esistenza è entrare in quell'Infinito che dà senso alla nostra vita quotidiana. Ecco la tristezza di Gesù, il quale si rammarica che i discepoli non gli credono, perché impediscono a Gesù di guidarli verso la bellezza della vita. Credo che Gesù meravigliandosi della loro incredulità dica a tutti noi: “Lasciatevi affascinare dalla mia persona, ascoltate la dinamica del mio cuore, mettetevi in cammino per giungere a quella visione eterna nella quale potremo veramente essere pienamente noi stessi”. Gesù è profeta, non rifiutiamolo, come hanno fatto i suoi contemporanei, abbracciamolo continuamente nel cammino della nostra esistenza, Egli ci guida verso la pienezza della gloria. In certo qual modo dovremmo contare i giorni che ci attendono per giungere a questa pienezza di vita quando Dio sarà tutto in ciascuno di noi.

È quello che vogliamo vivere e che desideriamo vivere in questa Eucaristia.

La bellezza di ritrovarci nella comunione è accogliere Gesù che ci dà il suo pane della vita.

Ora Gesù ci dà il pane della vita perché cresciamo in questo desiderio…

“Quando Padre potrò vedere il tuo volto e gustare quella pienezza del tuo amore che realizzerà fino in fondo i desideri più profondi del nostro cuore?”.

Gesù è profeta perché ci prende per mano e ci porta al Paradiso, ci porta quella visione del Padre che è la nostra eternità gloriosa. Morire è aprire gli occhi a una pienezza di luce che avvolgerà tutta la nostra esistenza in un cantico di lode.

Gesù è profeta che ci indirizza in questa meravigliosa strada.

Viviamo così questa Eucaristia in modo che quando giungerà il nostro momento per passare all'eternità beata, il nostro cuore si inebri di una presenza gloriosa che ci farà vivere fino in fondo di questa gioia eterna dove Dio sarà tutto in ciascuno di noi, per regalarci quella bellezza di vita che è il Paradiso, che nel sacramento incomincia e che nella visione avrà la sua pienezza di gaudio gloriosa.

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.” 

Chiunque generi novità esistenziali che chiamano a radicali letture della propria esistenza non sempre viene accettato. È il dramma psicologico di chi ha paura della vocazione alla verità interiore o delle autenticità esistenziali. 

Padre, Gesù è l’annuncio dell’uomo nuovo e chiama ad una forte conversione. Guidaci ad amarlo sempre più per poter essere uomini veri. Lo Spirito Santo ci guidi in questo cammino per maturare nella autenticità delle scelte quotidiane. AMEN

06 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

"Si versa vino nuovo in otri nuovi.” 

Il senso della novità rappresenta la bellezza feconda della vita. Di fronte alla stanchezza contemporanea chi è innamorato della vita si proietta in avanti per crescere nella visione futura del quotidiano. È il sogno che anima la storia di ogni creatura. 

Padre, lo sguardo del tuo Figlio Gesù infonde sempre tanta fiducia nel nostro intimo e ci fa sognare un mondo rinnovato. È la potenza dello Spirito Santo che ci proietta in avanti e che ci stimola a gustare una visione della storia ricca di tanta speranza. AMEN

05 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Misericordia io voglio e non sacrifici”. 

Il cuore aperto alla storia di tutti gli uomini è vero e autentico. Infatti è capace di accogliere, meditare, comprendere la verità del quotidiano, seminare la speranza per costruire un mondo rinnovato, ove ogni creatura umana può essere veramente se stessa. 

Padre, tu sei innamorato di ogni creatura umana e ogni giorno ci regali il tuo Cristo perché possiamo camminare nella verità e nella autenticità. Lo Spirito Santo ci stimoli in questo impegno quotidiano perché il tuo regno possa instaurarsi nel cammino dell’intera umanità. AMEN

04 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati.” 

Una delle grandi esperienze della fede è espressa nel perdono dei peccati. In questo meraviglioso evento cogliamo la grandezza della creatività divina che avvolge la creatura e le regala tutta la sua fiducia. 

Padre, il perdono di Gesù incarna la bellezza del tuo cuore che offre novità di vita a chiunque si affidi al tuo amore. Nel perdono ci riveli la creatività dello Spirito Santo che è la remissione dei peccati, e ci doni la bellezza del nostro cuore da te sommamente amato. AMEN

 

03 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” 

La bellezza della fede sta nel vedere con il cuore che si lascia affascinare dalla personalità messianica di Gesù. In lui e nel suo mistero la creatura umana riscopre tutta la propria identità e può camminare in un crescendo di novità di vita insieme a tutti i fratelli. 

Padre, tu chiami ad innamorarci del tuo Figlio Gesù attraverso la fecondità della vita di fede. Donaci l’entusiasmo dello Spirito Santo perché possiamo gustare il suo mistero pasquale e condividere con i fratelli la grandezza del tuo Amore che egli ci comunica ogni giorno. AMEN 

02 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Perché avete paura, gente di poca fede?”

Non esiste alcuna paura nel cuore che ama e che si apre agli orizzonti infiniti proposti dal Maestro. In questo clima spirituale e con lui cresciamo in una profonda sicurezza interiore. 

Padre, rafforza nel nostro spirito la certezza che siamo abitati da Gesù, unico maestro nel nostro quotidiano cammino esistenziale. Lo Spirito Santo abbatta lentamente le nostre paure e ci faccia respirare l’avventura della storia di tutti i giorni in chiave di eternità beata. AMEN

01 luglio 2024

Oggi, qui, Dio ci parla...

“Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo.” 

La grande libertà dell’uomo si riscopre dal come egli si comporta di fronte ai doni che la storia gli offre. Il senso della libertà si costruisce con il cuore ricco di gratitudine ad ampio raggio. Tutto è grazia nel cammino del quotidiano. 

Padre, donaci un profondo senso di riconoscenza di fronte al fluire della vita quotidiana. È l’atteggiamento eucaristico di Gesù nel suo cammino in mezzo a noi. Qui gustiamo una grande libertà di cuore. Lo Spirito Santo ci aiuti in questo itinerario interiore per crescere nell’esperienza della vera gioia nei confronti della vita. AMEN