“Impose le mani su di lei”
Nel porgere la mano al fratello, gli trasmettiamo qualcosa che appartiene alla nostra interiorità. C'è una reciprocità nel gesto della mano nella mano, in cui avviene, in modo più o meno consapevole, una condivisione di affettività. È anche interessante l’atto di porre le mani sul capo di una persona, come fa la mamma che pone la mano sulla testa del bambino, per trasmettergli un sentimento di protezione e, in qualche caso, per invocare per lui assistenza da parte del divino. Il calore di una mano amica ci dà la forza per vincere la paura e la solitudine e ci consente di riprendere slancio nei confronti della vita.
Padre,
le mani che il tuo Figlio regalano il suo cuore innamorato dell'uomo. Gli
comunicano la sua risurrezione e lo rinnovano con la potenza che viene
dall'alto. Egli prende il pane e lo condivide in un grande segno di fraternità.
Benedice le persone e le cose, perché diventino sacramento di amore. In quelle
mani gustiamo la gioia divinizzante che rigenera ogni persona e la rende
luminosa. Effondi il tuo Spirito di vita nuova perché, attraverso le nostre
mani, sappiamo regalare ad ogni fratello la fecondità della storia quotidiana.
AMEN
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