“Alzati, prendi la tua barella e va a casa tua”
L’uomo è attento alla storia e in particolare a quella dei fratelli per essere principio di serenità per loro. Certe solitudini sono asfissianti. Davanti ai mali del corpo e dello spirito scatta un criterio di solidarietà che li aiuta ad affrontare la problematicità del momento. È l’atteggiamento attento accogliente e sereno che dovrebbe caratterizzare i rapporti fraterni lasciando spazio all’altro, perché ritrovi se stesso, senza sentirsi schiacciato. È quella intensa e delicata reciprocità che aiuta a recuperare speranza. A tale riguardo ogni espressione linguistica è chiamata a vivere in un dialogo caratterizzato dal silenzio del cuore e dalla delicatezza delle parole che instillano fiducia nell’altro e generano fiducia ad affrontare il reale, anche in tutta la sua durezza. Le espressioni di autentica reciprocità costruiscono una bella e feconda terapia esistenziale.
Padre,
attraverso Gesù ci insegni a costruire rapporti veri e autentici con i fratelli
che sono nelle sofferenze fisiche e spirituali. La sua serena delicatezza e il
grande amore per ogni uomo lo hanno condotto a seminare speranza nella storia
di chi lo incontrava. Donaci la sua sensibilità perché nella potenza dello Spirito,
come lui, sappiamo porci accanto ad ogni uomo che ci fai incontrare. In lui hai
creato spazio perché potesse essere accogliente con tutti. Guidaci a vivere la
sua prossimità’ ad ogni uomo per creare feconde comunioni fraterne. AMEN
Nessun commento:
Posta un commento